Iniziamo considerando una semplice rete cablata, come una rete domestica, con un switch ethernet che connette alcuni host. Se sostituissimo una ethernet cablata con una rete 802.11 (che introduciamo a breve), la scheda wireless sostituirebbe la scheda ethernet cablata nell'host e l'access point sostituirebbe lo switch ethernet, ma in linea di principio non sarebbero necessari altri cambiamenti a livello di rete o superiore. Ciò ci suggerisce di focalizzare la nostra attenzione sul livello di collegamento per analizzare le importanti differenze tra reti cablate e senza fili.
Di seguito le principiali:
Gli host destinatari ricevono un segnale elettromagnetico, che è combinazione tra una forma degradata di ciò che è stato inviato in origine dal mittente e rumore di fondo dell'ambiente.
Si tratta di una misura dell'intensità del segnale ricevuto, cioè dell'informazione che è stata trasmessa e del rumore. L'SNR viene misurato in decibel (dB) ed è venti volte il logaritmo in base 10 dell'ampiezza del segnale ricevuto, diviso per l'ampiezza del rumore. Per inostri scopi è sufficiente sapere che più grande è SNR, più basso è il rumore di fondo e più pulito è il segnale.
La figura mostra un rapporto tra SNR e il BER.
Il BER è il tasso di errore sul bit (BER, bit error rate), cioè approssimativamente la probabilità che un bit trasmesso sia ricevuto sbagliato dal ricevente, il suo valore è influenzato da SNR e da altre tecniche di modulazione. Le teoria riguardo la codifica e la modulazione, come l'estrazione del segnale e il BER, vanno al di là dei nostri scopi, tuttavia la figura illustra delle caratteristiche del livello fisico, importanti per comprendere bene le reti wireless:
L'elevato tasso di errori nei bit non è l'unica differenza tra collegamenti wireless e cablati. Ricordiamo che, nel caso dei canali broadcast cablati, ciascun nodo riceve la trasmissione da tutti gli altri nodi. Nei collegamenti wireless, la situazione non è così semplice.
Supponiamo di avere una configurazione come in figura.
Abbiamo tre stazione base: A, B e C.
A e B si vedono, così come si vedono B e C.
A e C non si vedono. Lo spazio che potrebbero sfruttare A e C per comunicare è occupato da B. Quando A invia un pacchetto destinato a C, B non lo vede, perché non è destinato a lui, per cui in quel momento potrebbe decidere di trasmettere dati a uno degli altri due nodi. I pacchetti inviati da A e C destinati o a uno dei due, interferiscono con le trasmissioni di B. Questo è noto come problema del terminale nascosto. Un secondo scenario è quello in cui si verifica fading (evanescenza). I terminali A e C questa volta si vedono, ma sono collegate in modo che il loro segnale non è abbastanza forte da essere rilevato a vicenda. Entrambi inviano pacchetti a B, che in B sono soggette ad interferenza.