Esame del 16 giugno 2023

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  1. 1 Mbps
  2. 2 Mbps (il collo di bottiglia è A-R1, inoltre essendoci due flussi tra A e B, questi si dividono la banda del collo di bottiglia)
  3. A-R1
  4. R2-S

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1)
...

Velocità di trasmissione:
Dimensione pacchetto

2)
...

Distanza
Velocità di propagazione

3)
...

4)
...

5)
...

Distanza
Velocità di propagazione

6)
...

7)
...

8)
...

Distanza
Velocità di propagazione

9)
...

10)
...

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La tabella di routing del router potrebbe aggiungere un percorso verso l'ISP2 quando deve instradare un pacchetto destinato a 200.23.18.0/23, attraverso la politica del longest prefix match, anche senza modificare le regole di instradamento rispetto all'ISP1, il pacchetto giungerebbe correttamente alla sotto-rete connessa all'ISP2.
La tabella dovrebbe avere una nuova entry, cosìffatta:
200.23.18.0/23, I2

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1)
...

Nel primo caso il client A invia una richiesta HTTP di questo tipo:

GET / HTTP1.1
Host: www.unito.it
Connection: ...
User-Agent: ...

La richiesta giunge al proxy, se la pagina web non è presente nel proxy allora quest'ultimo inoltra la richiesta all'host specificato (utilizzando la stessa richiesta sopra). L'host ricevuta la richiesta invia una risposta HTTP al proxy:

200 OK
Connection: ...
Last-Modified: ...
Date: ...

che la inoltra all'host (dopo averne salvato una copia)

2)
...

Se la pagina web è presente sul proxy, le richieste HTTP coinvolte sono come quelle del punto 1, solo che questa volta è direttamente il proxy a rispondere alla richiesta (senza passare dal server di unito.it). In questa situazione potrebbe anche essere possibile che la pagina detenuta dal proxy è scaduta, in questo caso ci riconduciamo al caso precedente.

3)
...

Le richieste di richiesta coinvolte sono sempre le stesse del punto 1, solo che se le scambiano direttamente client e server.

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  1. 110
  2. Il destinatario TCP invia una ACK duplicato perché gli ACK in TCP sono cumulativi, dunque il destinatario TCP invia ACK per l'ultimo pacchetto che ha ricevuto correttamente, in questo caso ha ricevuto correttamente il pacchetto 82, e anche il 90, quindi invia ACK per quest'ultimo.

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Prima di tutto vanno calcolate la maschere di rete relative agli indirizzi della tabella di forwarding.
Il primo indirizzo è: , la maschera è quindi è . Per cui il range di indirizzi per questa sotto-rete è: .
Per il secondo indirizzo il range è:
Per il terzo indirizzo occorre un calcolo più approfondito.
L'indirizzo è e la maschera .
Otteniamo il binario di , gli zeri indicano di quanto può variare questo gruppo dell'indirizzo, se gli ultimi due bit fossero il range di cambiamento sarebbe di . Quindi il terzo byte dell'indirizzo può cambiare di 3 valori, il suo range è .
Calcoli simili fanno fatti per il quarto indirizzo nella tabella di forwarding, il cui IP è e la maschera . Tale byte dell'indirizzo può cambiare solo di un bit, quindi il range è: .

L'indirizzo fa match con la prima entry della tabella di forwarding.
L'indirizzo fa match sia con la prima che con la quarta, il match più lungo è con la quarta, quindi si sceglie proprio questa.
L'indirizzo fa match sia con la seconda che con la terza, ma con la terza fa match con un prefisso più lungo, quindi si sceglie la terza.
L'indirizzo fa match con l'ultima entry della tabella.

La parte sulla scelta dell'interfaccia non è stata valutata poiché vi sono delle ambiguità negli indirizzi delle interfacce.

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1)
...

u-to-u: 0, u
u-to-v: 1, u
u-to-w: 4, u
u-to-x: 3, u,v
u-to-y: 5, u,w
u-to-z: 5, u,w,z

2)
...

u, v, v
u, w, w
u, x, v
u, y, w
u, z, w

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Se all'inizio le tabella ARP di tutti i nodi sono vuote, allora A invia una richiesta ARP per conoscere il MAC dell'interfaccia B.

Pacchetto di A
...

IP sorgente: A
IP destinazione: D
MAC sorgente: A
MAC destinazione: B

Giunto il pacchetto a B, il router non conosce il MAC di D, allora invia una richiesta ARP per conoscerlo.

Pacchetto router
...

IP sorgente: A
IP destinazione: D
MAC sorgente: C
MAC destinazione: D

Quando D riceve il pacchetto e deve inviare la risposta, conosce il MAC del router, in quanto ha appena ricevuto pacchetto da questo. (Non effettu ARP request).

Pacchetto di D
...

IP sorgente: D
IP destinazione: A
MAC sorgente: D
MAC destinazione: C

Il router conosce il MAC di A, in quanto ha ricevuto in precedenza pacchetti da questo. (Non effettua ARP request).

Pacchetto router
...

IP sorgente: D
IP destinazione: A
MAC sorgente: B
MAC destinazione: A

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1)
...

Il datagramma è di , MTU è , datagramma deve essere frammentato in 4 pacchetti, i primi 3 avranno lunghezza totale pari a .
Il payload, avendo un'intestazione di lunghezza minima che è , è di .
Per cui l'ultimo datagramma avrà lunghezza totale pari a a cui vanno aggiunti di intestazione, quindi .
L'offset è di , precisamente per il primo l'offset sarà , per il secondo , per il terzo e per il quarto . Il flag more fragment è impostato a per il primi 3 datagrammi, mentre è a per l'ultimo. L'identificatore rimane lo stesso per tutti i frammenti.

2)
...

Supponendo che il primo dei frammenti transita in una rete con MTU pari a , avremo un'ulteriore frammentazione di questo. Saranno necessari altri 3 frammenti. L'identificatore rimane lo stesso per tutti e 3 i frammenti (del frammento).
More fragment flag sarà per i primi due frammenti, mentre sarà per il terzo.
La lunghezza totale sarà: per i primi due, mentre sarà per l'ultimo.
L'offset sarà di , quindi il primo avrà offset pari a , il secondo a e il terzo a .